Ricordare Korczak
Importante ricordare Janusz Korczak, pediatra e scrittore efficace per adulti e per giovanissimi. Il suo “Come amare il bambino” scritto tra il 1914 e il 1918 edito in polacco a Varsavia nel 1920, pubblicato in Italia nel 1929, è stato ripubblicato da Luni nel 1996.
Ecco cosa scriveva nel 1920 questo medico illuminato, affettuoso educatore di bambini senza famiglia:
"A volte i genitori non vogliono sapere quello che sanno, né vedere quello che vedono.(…) Tutte le madri sono in grado di allattare, tutte hanno una quantità di latte sufficiente; solo la mancata conoscenza della tecnica di allattamento le priva di questa innata capacità.
L’allattamento, infatti, è la prosecuzione della gravidanza. Quando il bambino, separatosi dalla placenta, si è trasferito dall’interno all’esterno, ha afferrato il seno, beve non più rosso, ma bianco sangue. Beve sangue ? Sì, sangue della madre, perché è questa la legge della natura (…). Quante volte al giorno il bambino dovrebbe essere allattato? Da quattro a quindici. Quanto deve durare la poppata? Da quattro minuti a tre quarti d’ora e più. Incontriamo seni facili e difficili, poveri o ricchi di nutrimento, con capezzoli buoni e meno buoni, resistenti o delicati. Incontriamo bambini che poppano energicamente, altri discontinuamente e pigramente. Non esiste quindi una regola valida per tutti.
La bilancia può essere un consigliere infallibile, quando dice ciò che sta accadendo; può diventare un tiranno quando la usiamo per realizzare la “normale” crescita del bambino dettata dagli schemi. Mi auguro che non passeremo dal pregiudizio delle “feci verdi” a quello della “curva ideale” (…). Allorché al bambino non basti il latte delle poppate, occorrerà completare l’alimentazione gradualmente, aspettando sempre le reazioni del suo organismo, dandogli di tutto, a seconda delle risposte del bambino stesso.
Occorre distinguere la scienza della salute dal commercio col pretesto della salute"…
Una volta una madre gli chiese se fosse opportuno dare thé al suo piccolo lattante: Korczac le rispose con il tono scherzoso che gli era abituale: “Non crede che se fosse utile, il buon Dio lo avrebbe fatto uscire dal seno delle madri?”
Janusz Korczak nato a Varsavia nel 1878 ed è morto nel campo di sterminio di Treblinka in Polonia nel 1942, insieme a duecento bambini della “Casa dell’Orfano” che aveva fondato a Varsavia e che dirigeva da trent’ anni. Ha lasciato romanzi, testi teatrali, poesie, racconti per ragazzi, saggi sull’educazione e sull’infanzia.
Nel testo tra i suoi più importanti, Come amare il bambino, sviluppa con quasi un secolo di anticipo concetti relativi alla vita psichica del feto, la psicologia neonatale, l’attaccamento madre-bambino, le competenze del neonato, gli scatti di crescita, l’allattamento a richiesta, l’autosvezzamento, lo sviluppo psicosomatico nei primi mesi di vita, la nascita della coscienza di sé. Anticipa concetti come autostima, potenziamento, consulenza, comunicazione non verbale.
In italiano sono disponibili altri due suoi testi: Il diritto del bambino al rispetto, dal 2011 nelle edizioni dell’ Asino (in esso sono espressi in anticipo di mezzo secolo i principi della carta ONU dei diritti dell’infanzia) e Quando ridiventerò bambino, una giornata vista con gli occhi di un ragazzino di otto anni nella Varsavia del primo Novecento. Si vedano altre opere nelle edizioni Carucci.
Una sua biografia – non ancora tradotta in italiano – è: Janusz Korczak / Le roi des enfants, curata da Betty Jean Lifton, Robert Laffont, Paris 1989. La stessa è uscita anche in inglese.
Su internet Wikipedia ampie notizie biografiche e bibliografiche.
Ecco cosa scriveva nel 1920 questo medico illuminato, affettuoso educatore di bambini senza famiglia:
"A volte i genitori non vogliono sapere quello che sanno, né vedere quello che vedono.(…) Tutte le madri sono in grado di allattare, tutte hanno una quantità di latte sufficiente; solo la mancata conoscenza della tecnica di allattamento le priva di questa innata capacità.
L’allattamento, infatti, è la prosecuzione della gravidanza. Quando il bambino, separatosi dalla placenta, si è trasferito dall’interno all’esterno, ha afferrato il seno, beve non più rosso, ma bianco sangue. Beve sangue ? Sì, sangue della madre, perché è questa la legge della natura (…). Quante volte al giorno il bambino dovrebbe essere allattato? Da quattro a quindici. Quanto deve durare la poppata? Da quattro minuti a tre quarti d’ora e più. Incontriamo seni facili e difficili, poveri o ricchi di nutrimento, con capezzoli buoni e meno buoni, resistenti o delicati. Incontriamo bambini che poppano energicamente, altri discontinuamente e pigramente. Non esiste quindi una regola valida per tutti.
La bilancia può essere un consigliere infallibile, quando dice ciò che sta accadendo; può diventare un tiranno quando la usiamo per realizzare la “normale” crescita del bambino dettata dagli schemi. Mi auguro che non passeremo dal pregiudizio delle “feci verdi” a quello della “curva ideale” (…). Allorché al bambino non basti il latte delle poppate, occorrerà completare l’alimentazione gradualmente, aspettando sempre le reazioni del suo organismo, dandogli di tutto, a seconda delle risposte del bambino stesso.
Occorre distinguere la scienza della salute dal commercio col pretesto della salute"…
Una volta una madre gli chiese se fosse opportuno dare thé al suo piccolo lattante: Korczac le rispose con il tono scherzoso che gli era abituale: “Non crede che se fosse utile, il buon Dio lo avrebbe fatto uscire dal seno delle madri?”
Janusz Korczak nato a Varsavia nel 1878 ed è morto nel campo di sterminio di Treblinka in Polonia nel 1942, insieme a duecento bambini della “Casa dell’Orfano” che aveva fondato a Varsavia e che dirigeva da trent’ anni. Ha lasciato romanzi, testi teatrali, poesie, racconti per ragazzi, saggi sull’educazione e sull’infanzia.
Nel testo tra i suoi più importanti, Come amare il bambino, sviluppa con quasi un secolo di anticipo concetti relativi alla vita psichica del feto, la psicologia neonatale, l’attaccamento madre-bambino, le competenze del neonato, gli scatti di crescita, l’allattamento a richiesta, l’autosvezzamento, lo sviluppo psicosomatico nei primi mesi di vita, la nascita della coscienza di sé. Anticipa concetti come autostima, potenziamento, consulenza, comunicazione non verbale.
In italiano sono disponibili altri due suoi testi: Il diritto del bambino al rispetto, dal 2011 nelle edizioni dell’ Asino (in esso sono espressi in anticipo di mezzo secolo i principi della carta ONU dei diritti dell’infanzia) e Quando ridiventerò bambino, una giornata vista con gli occhi di un ragazzino di otto anni nella Varsavia del primo Novecento. Si vedano altre opere nelle edizioni Carucci.
Una sua biografia – non ancora tradotta in italiano – è: Janusz Korczak / Le roi des enfants, curata da Betty Jean Lifton, Robert Laffont, Paris 1989. La stessa è uscita anche in inglese.
Su internet Wikipedia ampie notizie biografiche e bibliografiche.